Una delle domande che mi viene rivolta con maggior frequenza è proprio questa: cosa significa Optometrista?
Il termine optometria ha origine dal greco ed è composto da due parole: ὄψις opsis = vista e μέτρον metron = misura. La definizione più convincente che ho trovato in rete è la seguente:
L’optometria è una disciplina scientifica di area non medica che analizza il processo visivo per mantenerne e rafforzarne l’efficienza in rapporto alle necessità ambientali.
L’optometria fa uso di risultati derivanti dalla fisica, dalla chimica, dalla biologia, dall’anatomia, dalla fisiologia, dalla patologia, dalla psicologia, dalla contattologia e, naturalmente, dall’optometria nel suo significato etimologico.
Questa disciplina deriva storicamente dall’ottica oftalmica e per certi aspetti ne può essere considerata una sua evoluzione.
Differenza tra ottico e optometrista
L’Optometrista è un professionista che ha ricevuto una formazione in optometria. Frequentemente affianca la propria operatività con l’attività dell’Ottico (Arte Ausiliaria istituita nel 1928 con il Regio Decreto n. 1334) pur differenziandosi da questa nella sostanza. L’articolo 12 della citata norma recita testualmente:
“Gli Ottici possono confezionare, apprestare e vendere direttamente al pubblico occhiali e lenti, soltanto su prescrizione del medico, a meno che si tratti di occhiali protettivi o correttivi dei difetti semplici di miopia e presbiopia, esclusa l’ipermetropia, l’astigmatismo e l’afachia.
È in ogni caso consentito ai suddetti esercenti di fornire direttamente al pubblico e riparare, anche senza prescrizione medica, lenti ed occhiali, quando la persona che ne dà la commissione presenti loro le lenti o le parti delle medesime di cui chiede il ricambio o la riparazione.
È del pari consentito ai suddetti esercenti di ripetere la vendita al pubblico di lenti od occhiali in base a precedenti prescrizioni mediche che siano conservate dall’esercente stesso, oppure esibite dall’acquirente“.
Ordine professionale
Non tutti gli optometristi sono in possesso di una laurea in Ottica e Optometria in quanto sono ancora molti gli Istituti Superiori che rilasciano l’atestato di optometrista a ottici che frequentano corsi professionali post diploma.
La recente normativa (Legge n. 3/2018 e il D. Min. Salute 23 marzo 2018) stabilisce però che i laureati in Ottica e Optometria, Laurea appartenente alla Classe delle Scienze e Tecnologie Fisiche, per esercitare la professione di Optometrista hanno l’obbligo di iscrizione all’Ordine dei Chimici e dei Fisici territorialmente competente.
Gli optometristi hanno il titolo di Fisico, sono riconosciuti dalla legge come Professionisti Sanitari e possono esercitare la Professione nel pieno rispetto delle regole. La legge, inoltre, gli riconosce completa autonomia professionale nei limiti delle competenze che gli sono attribuite.
Chi si rivolge a un optometrista iscritto all’Ordine, ha la garanzia che il Professionista:
- ha seguito un percorso formativo universitario certificato
- ha sottoscritto un codice deontologico e comportamentale riconosciuto
- ha accettato di impegnarsi per una formazione continua (per gli iscritti vige l’obbligo di partecipare ai corsi ECM – Educazione Continua in Medicina)
- agisce nel pieno rispetto delle proprie competenze.
Competenze dell’Optometrista
Il legislatore, tuttavia, non si è ancora pronunciato sulle comptenze dell’Optometrista ma, con riferimento alla giurisprudenza esistente (sentenze della Corte di Cassazione, dei Tribunali Amministrativi Regionali, delle Corti d’Appello, ecc.), è possibile tracciare un temporaneo, non definitivo nè tantomeno esauriente, profilo professionale.
L’Optometrista ha come obiettivo primario la misurazione dell’efficienza visiva con mezzi ottico-fisici al fine di determinare la soluzione più adatta al miglioramento delle funzioni visive in soggetti sani. Più dettagliatamente, fatte salve future modifiche,
- si occupa della determinazione e della valutazione dello stato refrattivo degli occhi e di altre abilità funzionali necessarie alla visione
- rileva i parametri ottici e le misure correttive idonee
- fa uso di tecniche di rieducazione visiva (visual training) con l’obiettivo di preservare, mantenere, proteggere e, quando possibile, migliorare le performance visive
- applica lenti a contatto ed effettua tutte le osservazioni strumentali necessarie alla corretta interazione occhio-lente
- può selezionare, progettare, fornire e adattare gli ausili ottici.
L’Optometrista non si occupa di patologie oculari, di competenza esclusiva del medico oculista, e non usa né il cicloplegico né il midriatico né tantomeno prescrive farmaci.
Pubblicato il 02/08/2021